Ogni azienda è una "Data Company".
La scorsa settimana, durante un evento Microsoft, ho seguito uno speech davvero interessante. Il tema erano alcuni nuovi strumenti di Data Analytics offerti da Microsoft attraverso Azure, la sua piattaforma di cloud computing. Lo spunto è stato la storia di "Antonio il contadino" e del suo allevamento di vacche da latte.
Non so se Antonio esista davvero o magari nella realtà si chiami John (o Pedro nell'evento spagnolo), ma certo è che Antonio dotando le sue vacche di un segnalatore gps da poche decine di dollari riusciva a ricavare dati sulle uscite al pascolo e sulla mobilità delle sue bestie, e da questi dati informazioni molto precise sul calore e sul momento più opportuno per l'inseminazione. Non solo, addirittura sull'orario ideale per ottenere vitelli maschi o vitelle.
Dall'utilizzo di una tecnologia ormai commodity come il gps, un sapere veterinario "antico" ed un moderno tool di analisi dei dati derivava quindi un preciso, tangibile e notevole vantaggio operativo e quindi economico.
Ora, sostituite "Antonio" con il vostro nome, e le vacche da latte con la vostra impresa: quanti dati davvero riuscite a raccogliere ed analizzare? Quante opportunità perdete perché non lo fate o non lo fate con una strategia opportuna? E se uscite dalla vostra azienda, cosa davvero sapete dei vostri clienti ed utenti?
Pensate per un momento - tanto per fare un esempio - alla tessera fedeltà del supermarket dove fate la spesa abitualmente: quando mai vi hanno proposto l'offerta sconto per una "delicatezza" che amate ma che non comprate spesso o magari vi ha ricordato che non mangiate verdura fresca da una settimana e ci sono gli spinaci in offerta?
Eppure, quasi certamente il vostro supermercato sarebbe già oggi in grado di darvi questo servizio, così come voi potreste erogare ad i vostri clienti ed utenti servizi analoghi, ad alto valore aggiunto, se faceste dei vostri "local big data" una reale risorsa strategica.
Ditemi la verità, non avevate mai pensato a voi come una "Data Company", vero? Beh, lo siete, almeno potenzialmente. E se ancora non siete "Big" potreste diventarlo presto con una seria "Data Strategy".
Alessandro Nasini
CEO/Head of Design