Niente spigole in offerta
Ci scherzo, ma seriamente, da credo vent'anni: per quanto io mi sia sforzato di avere ogni tessera fedeltà di supermercato aperto a Roma e non solo, per quanto abbia spammato nome, e-mail e cellulare ai quattro venti (social e atmosferici), per quanto abbia autorizzato anche Belzebù in persona a mandarmi comunicazioni pubblicitarie... niente, questo messaggio che le spigole sono in offerta non mi è mai arrivato. Questa cosa delle spigole l'ho raccontata decine di volte a clienti e studenti quasi in ogni volta che il tema era il service design, "materia" che pratico da qualcosa più di cinque lustri e insegno da quasi quattro.
E non solo le spigole, nemmeno orate, gorgonzola, latte alta qualità, arance di Sicilia, nocciole di Viterbo, gomme da fuoristrada, boxer (rigorosamente di cotone con i bottoncini, non quelli elastici di maglina)... niente.
Insomma, sembra che nessuno sia interessato a vendermi nulla delle cose che invece comprerei spesso e volentieri. C'è qualche eccezione: un negozio di ottica nel quale tanti anni fa ho acquistato in sei mesi due paia di Revo (uno me l'hanno rubato mesi fa) ed uno dei vivai nei quali ho preso a più riprese un certo numero di sacchi di terriccio per rinvaso. Un po' poco per uno che grida da un ventennio "vendimi-vendimi" ai quattro venti di cui dicevo.
Venerdì e sabato sono stato in due supermarket di zona per comprare il cibo per i gatti, più famelici del solito per il leggero calo di temperature, ed in entrambi hanno abolito le tessere fedeltà. Due supermarket piuttosto grandi, di due insegne/gruppo di distribuzione diversi. La cosa mi ha un po' sorpreso, proprio perché fino a prima dell'estate erano tra quelli più agguerriti nel legare le proprie "offerte volantino" all'esibizione della tessera, con differenze di prezzo piuttosto forti sui prodotti scontati-con-tessera.
All'inizio dell'estate invece, uno dei 5-6 negozi cinesi di generi vari che ho in zona ha fatto la tessera fedeltà. Sorvolo sul fatto che la tessera, con i suoi colori fluo tra rosa e fucsia su fondo nero sembra quella di un sexy shop. Rilevante è che la ragazza in cassa chiede a tutti la tessera anche per pagamenti da pochi centesimi e se non ce l'hai te la fa al volo, senza chiederti alcun dato di registrazione, con gentile fermezza. Devo ragionarci e indagare su chi sta facendo la scelta giusta.
Una cosa, come dicevo, mi ha sempre lasciato molto perplesso (come consumatore in primis e come imprenditore dei servizi alle imprese), ovvero la scarsissima attenzione al valore della "fedeltà del consumatore" o per dirla meglio, scarsissimo interesse per le informazioni fornite gratis, volentieri, con estrema precisione e puntualità giornaliera da milioni di consumatori. Eppure, tutti ci continuano a parlare del valore dei dati, che ogni consumatore (i dati di ogni consumatore...) vale oro e - se non proprio oro - tra una ventina ed una cinquantina di euro.
Comunque, nel frattempo, resto in attesa fiduciosa delle spigole in offerta ribadendo che, se fossero orate o sgombri, sono ugualmente interessato a saperlo.
Alessandro Nasini
CEO/Head of Design